Che Mljet é molto di più che la natura mozzafiata e il mare cristallino, lo cinguettano anche uccelli sugli alberi. Gli naufraghi, da Ulisse a San Paolo, hanno segnato Mljet sulle carte nautiche come una destinazione favolosa e magica, che attira di più gli avventurosi, ma anche coloro che cercano pace e tranquillità. Anche se, Mljet ha entrambi.Che cosa stavano cercando gli Illiri quando giá 4000 anni fa si sono sbarcati sulla costa diversificata di Mljet dalla penisola di Pelješac, è difficile da immaginare. Certo che non era un appartamento, ma oggi non é neccessario preoccuparsi dell'alloggio sull'isola di Mljet. Inoltre, é un posto dove la vostra avventurositá é facilmente conciliabile con l'immobilità e la staticitá dei siti storici, i quali vi accoglieranno in luoghi più insoliti. Veliki Gradac (Grande Gradac), una collina con una roccia di picco in aumento di 20 metri sopra il Veliko jezero (Lago grande) nell'interno dell'isola, è un luogo dove gli Illiri avevano costruito la fortezza, i cui resti raccontano anche oggi la storia della gestazione e desiderabilitá delle isole dalmate meridionali. insediamenti illirici consistevano in una combinazione di muri di pietra, i quali erano coperti da cespugli e piante per proteggere dalle intemperie. Anche se la maggior parte di essi sono stati eretti nella parte interna dell'isola, Igli lliri, tranne l'allevamento degli animali, praticavano anche la pesca. Le rovine della fortezza, al di sopra del Lago grande, è anche il luogo da cui si estende una magnifica vista sul Parco nazionale, Lago grande e il mare, un luogo al quale é possibile arrivare attraverso le strade ripide ma passabili, quali vi invitano all'aventura ed fanno svegliare lo spirito pionieristico in voi. Tuttavia, se non disponete di guida, camminate solo per i sentieri segnati. Potete andare da Govedari o da Solin, da dove cominciano i sentieri attraverso la vegetazione verde scura di salvia, erica, arbusti, lecci e la zona boschiva di pino d'Aleppo, che sono la scelta ideale per le mattinate ombreggiate di primavera, estate o autunno. E se siete amanti della flora, potete cercare anche la Ephedra, una specie endemica che cresce indietro le isole del Mediterraneo, e dalle cui bacche rosse, sparse per i arbusti appesi, i nativi saggi, una volta faccievano il tè per i guerrieri in quanto le bacche menzionate forniscono alta potenza e resistenza. La potenza vi sarà necessaria per la passeggiata verso resti della fortezza illirica, ma la resistenza, la potrete facilmente trarre dalla bellezza emozionante del paesaggio nobile. Portate con se l'acqua potabile, anche se i saggi Illiri avevano eretto le fortezze vicino ai fonti dell'acqua potabile. Le temperature estive non saranno alleviate da i medi 24-26 gradi Celsius, quanti sono registrati nell'acqua del Lago grande, nel quale sicuramente avrete voglia di rinfrescarvi, al ritorno al mondo reale.